Nell’ultimo weekend della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba il mercato ortofruticolo di Alba era immerso nel sole e splendeva con i colori vivaci dei fiori, della frutta, della verdura tra cui ci si poteva notare anche enormi porcini e decisamente piu’ piccoli tartufi bianchi. Quest’autunno non era particolarmente favorevole ai viticoltori, pero’ ai tartufai non mancava il lavoro, che tra l’altro era visibile nel prezzo del diamante grigio. L’anno scorso bisognava pagare 4-4,5 € per 1 grammo, mentre quest’anno 2,5 – 3,5 € per 1 grammo, per non menzionare delle promozioni speciali nell’ultimo giorno della fiera – “soltanto” 2 €/1 grammo. Certo, comunque parliamo di tanti soldi, pero’ come nel caso dei gioielli preziosi, tartufi devono costare e basta.


Ad Alba i posti dove comprare fungo pregiato non mancano mai. Durante tutto l’anno ci sono disponibili i tartufi a secondo della stagione: tranne il bianco tuber magnatum pico (ottobre-gennaio), si trovano anche quelli neri come tuber aestivum (mesi estivi) oppure tuber melanosporum (mesi invernali, di solito all’inizio dell’anno). In piu’, nei weekend della fiera era aperto il Mercato Mondiale del Tartufo Bianco. Sotto una grande tenda costruita nel Cortile della Maddalena oltre ai numerosi stand dei tartufai dove si poteva annusare, toccare e paragonare diversi funghi pregiati non potevano mancare anche i piccoli produttori dei formaggi, salumi, ravioli artigianali, dolci tipici della zona, e ovviamente dei grandi vini delle Langhe e Roero. Mentre giravo ammirando e degustando tutte le squisitezze ho notato i profumati prosciutti crudi appesi alle rastrelliere. Era il Prosciutto Crudo di Cuneo DOP – spettacolare, quasi reale con un vestitino sopra e con un libretto con le sue carratteristiche fatto nella forma della carta d’identita’. Idea geniale!





Nei giorni del festival, cioe’ dal 12 ottobre al 17 novembre, tanti turisti visitavano questa cittadina piemontese assalendo non solo il mercato del tartufo, ma anche i negozi e ristoranti nel centro di Alba. Sia nella capitale delle Langhe, che nei dintorni, trovare un tavolo libero nel weekend diventava una mission impossible. E nel menu, oltre ai piatti tipici, ci si poteva assaggiare anche un gelato di crema servito con grattata di tartufo bianco. Vi pare un’idea folle? Niente affatto! Sono sicura che in tutto questa pazzia del diamante grigio non mancavano i clienti che volevano godersi di un tale dessert lussuoso!

Invece chi voleva assaggiare i piatti tipici delle Langhe e Roero senza rovinare il portafoglio poteva assistere alle cene all’aperto, degustazioni organizzati in piazza Risorgimento per godersi di formaggi artigianali, salumi e dolci con la nocciola gentile delle Langhe.



Nella 83a edizione della fiera la citta’ ha reso omaggio a Giacomo Morra, organizzando la mostra delle vecchie foto sotto le arcate dei palazzi che circondano la piazza Savona.Giacomo Morra, nato nel 1889, era un locale imprenditore, ristoratore, albergatore, commerciante di tartufi e un ottimo promotore della sua citta’. E’ stato lui di mandare i migliori esemplari dell’anno nel giro del mondo ai personaggi del show business, della politica e cultura. E cosi’ nel passare del tempo il fungo pregiato e’ diventato un oggetto di lusso. E oggi non sorprende il fatto che durante XIV edizione dell’Asta Mondiale del Tartufo Bianco non mancava la gente che spendeva le cifre enormi per gli esemplari piu’ grandi. Il record? 90 000 € per due gemelli del peso 950 grammi. In totale 274 200 € sono stati raccolti e destinati alla beneficenza.



La mia descrizione della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba 2012 e’ disponibile sotto un link: http://www.belpiemonte.com/it/fiera-del-tartufo-bianco-dalba/