Ho scritto tante volte sui grandi vini piemontesi, sulle aziende vinicole – sia piccoli, che grandi – situati nelle Langhe e Roero. Questa volta dedico un po’ di spazio ad un cavatappo. Qualcuno possa pensare – un utensile da cucina come altri. Cosa c’e’ da scrivere? Eppure, guardate…
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Cavaliere di La Morra
Dopo la visita nella Cantina di Elio Altare ero curiosa come funziona un’azienda vinicola tradizionale. E cosi’ ho fatto un appuntamento con Lorenzo Accomasso che abita e lavora pochi passi da Ellio Altare e la sua familia. E’ un uomo legenda, il cavaliere onorato dal presidente della Repubblica per i meriti della cultura del vino nelle Langhe. Gia’ negli anni settanta ha cominciato a potare corto le viti ottenendo in questo modo il raccolto di ottima qualita’, inlotre per piu’ di 20 anni era il presidente della Cantina Regionale di La Morra. Nell’azienda lavora con lui anche sua sorella Elena. Insieme coltivano 3 ettari di terra, occupandosi sia del processo della vinificazione che della vendita. Lorenzo Accomasso un un esempio della vecchia generazione – vive semplicemente e modestamente. Di tanto in tanto viene visitato dagli appassionati del vino, dai professionisti e anche dai distributori dall’Asia – e’ interessante il fatto che i suoi vini sono piu’ riconosciuti nel lontano Giappone che nel Piemonte.
Barriques contra botti
Il Barolo, prodotto solo nei 11 comuni da 770 produttori, nella quantita’ di 10 920 000 bottiglie all’anno, e’ diventato ormai il vero ambasciatore del Piemonte e l’oggetto del desiderio per tanti ammiratori del vino. Non c’e’ da stupirsi quindi che sia i turisti, che i professionisti visitano le cantine ed ascoltano i racconti dei winemaker – della loro storia, del lavoro, dei problemi quotidiani, ma anche delle tecniche usate nella produzione del loro vino. E quelle potranno essere completamente diverse, se non opposte. Un esempio? Due cantine situate soltanto pochi passi una dall’altra nel comune di La Morra: Elio Altare e Lorenzo Accomasso. Lorenzo Accomasso e’ il sinonimo della tradizione, mentre Elio Altare ha promosso i nuovi metodi di produzione del Barolo. E nonostante il fatto che la divisione tra i tradizionalisti e i modernisti praticamente non esiste piu’, poco tempo fa il mondo del vino nelle Langhe era fortemente diviso e succedevano i duri scontri (anche familiari). Il motivo? La dimensione dei barili di legno…