Dogliani e’ un’altra piccola citta’ (meno di 5000 abitanti) sulla mappa del Piemonte meridionale. La localita’ e’ divisa dal piccolo torrente Rea. Lontana da Alba di 28 chilometri svolge un ruolo importante – sia dal punto di vista economico, che culturale – per i paesi delle Langhe occidentali.


Per la prima volta ci sono andata durante la primavera. Tornando dalla Cantina Clavesana ho deciso di fermarmi nella citta’ per vedere da vicino la caratteristica cupola della chiesa di San Quirico e Paolo. Appena entrata nell’abitato ho notato tante automobili lasciate al bordo della strada, gruppi di persone diretti verso il centro e l’agitazione generale. Sapevo che quel giorno doveva esserci l’Antica Fiera Della Ciliegia, ma il numero dei partecipanti (in genere gli abitanti) mi ha sorpreso.

Quando miracolosamente sono riuscita a parcheggiare, mi sono diretta verso il cuore dell’evento. Gli stand erano situati lungo il bordo del torrente, sulle piazze e stradine principali. Mi aspettavo di trovare la frutta, verdura, gli oggetti artigianali e invece dominavano: gli abiti, le scarpe, le borse – tutto made in China… Visto che e’ stato uno degli eventi gastronomici piu’ importanti della zona e poi parliamo delle Langhe – la terra che ci offre tanti prodotti fantastici (non parlando solo del vino), la scelta dell’assortimento durante l’Antica Fiera della Ciliegia mi ha deluso sinceramente.


La storia del paese e’ collegata ovviamente con il vino, e non con le ciliegie. Si dice che il suo nome deriva da Dolium Jani – la coppa di Giano – il dio dei paesaggi e dei confini che durante i suoi viaggi assaggiava diversi vini e quello delle colline di Dogliani lo ha colpito piacevolmente. L’altra teoria dice che il nome proviene da Dolium Januae – la coppa di Genova – per i motivi di scambi commerciali basati sul vino con le citta’ ligure. Vero o no, il fatto e’ che la vite fa parte della vita da diversi secoli e fino ad oggi svolge un ruolo importante nell’economia della zona. E il Dolcetto e’ il vero re tra i vitigni coltivati. Era gia’ molto popolare nel XVI secolo e gia’ allora si badava alla qualita’ del suo vino. Nel documento dal 1593, pubblicato dalle autorita’ del comune di Dogliani, e’ stata vietata la vendemmia prima del 21 Settembre (la festa di San Matteo) per assicurare della frutta matura. Per chi infrangeva c’era la confisca di tutto il raccolto… Sul vino Dolcetto potete anche leggere sul mio articolo precedente. Aggiungo solo che nelle Langhe potete trovare 5 denominazioni: Dolcetto d’Alba DOC, Dolcetto di Diano d’Alba DOC, Dolcetto delle Langhe Monregalesi (Mondovi’) DOC, e nella zona di Dogliani: Dolcetto di Dogliani DOC, Dolcetto di Dogliani Superiore DOCG, spesso chiamato semplicemente Dogliani DOCG.

Tornando pero’ alla cittadina e le ciliegie. Sara’ difficile da credere, ma queste ultime non le ho trovate piu’ – erano state vendute prima del mio arrivo… Sono tornata a casa con un cestino di deliziose fragole, una grande porzione di pollo arrosto e la scorta di Dolcetto. Ed in ogni caso ero contenta!