Andrea De Carlo, uno scrittore conosciuto, l’autore di tanti libri tradotti in diverse lingue. Nella mia avventura con la letteratura italiana mi fa compagnia da ormai piu’ di 10 anni. Praticamente da quando conoscevo l’italiano al livello di potermi godere la lettura, i suoi libri hanno cominciato ad accumularsi nella mia libreria privata. Pero’ non avevo mai avuto l’occasione di incontrarlo personalmente, fino alla domenica di qualche settimana fa.
Lo scrittore e’ stato invitato al Salone Internazionale del Libro a Torino (16-20 maggio). Durante un’ora ha raccontato il suo ultimo romanzo “Villa Metaphora” del quale ha letto anche alcuni frammenti, dimostrando allo stesso tempo il talento niente male per la recitazione… L’incontro e’ stato per me molto emozionante e mi ha fatto tanto piacere di poter scambiare con lui due parole e ricevere l’autografo sulla copia del libro ormai letto. E che cosa posso scrivere sull’autore stesso?: rilassato, giovane dentro e fuori, sorridente, energico.
La storia del romazo si svolge su un’isola immaginaria chiamata Tari, in un resort di lusso, creato da un architetto milanese. Durante una settimana vi abitano i 14 personaggi principali, sia come ospiti dell’ hotel, che come i suoi dipendenti. Oltre la rapida azione del romanzo e la trama coinvolgente, un lettore ci trova anche un immagine dell’Italia di oggi – la politica, il business, i problemi sociali, ma anche un po’ di osservazioni sul mondo presente, come per esempio la reata’ del show business. L’azione e’ stata presentata dalla prospettiva dei 14 personaggi principali, in 14 diversi stili narrativi. E cosi’ incontriamo l’architetto, la sua segretaria-amante (tarese), il cugino della ragazza (tarese anche lui), una giornalista francese, un importante banchiere tedesco e sua moglie, una attrice americana e suo marito, una giovane assistente della diva che sta cercando le sue radici, un politico italiano, un falegname, uno chef spagnolo e alla fine la coppia italiana.
“Villa Metaphora” solo dalla prima vista sembra un libro lungo (conta oltre di 900 pagine). In realta’ dovevo trattenermi per non finirlo troppo presto perche’ passare tempo con questo romanzo mi suscitava semplicemente tanto piacere. L’ho letto durante l’inverno ed e’ stato piacevole viaggiare sull’isola scaldata dal sole, circondata dall’acqua azzurra del Mar Mediteraneo e con gli occhi dello scrittore guardare le piante esotiche, lo splendito albergo “Villa Metaphora”, isolato dal resto del mondo che e’ raggiungibile solo con la barca.
Dopo l’incontro con Andrea De Carlo ho avuto ancora tempo di visitare gli espositori. Oltre i giganti come Mondadori, Bompiani, Enaudi, DeAgostini o Zanichelli, erano presenti anche le piccole case pubblicitarie. Quest’anno, come una novita’, e’ stato creato lo spazio (Casa Cookbook) dedicato solo alle pubblicazioni enogastronomiche dove si poteva partecipare alle degustazioni, laboratori degustativi, showcooking.
Nonostante la crisi economica, un continuo calo della lettura, gli organizzatori hanno osservato un aumento degli visitatori (329 860 degli ingressi venduti, che e’ il 4% di piu’ rispetto al 2012), tanti giovani compresi. Inoltre, il Salone del Libro non si e’ limitato solo a Torino. Gli eventi letterari si svolgevano anche nei comuni attorno alla capitale del Piemonte: Rivoli, Orbassano, Chivasso, Settimo Torinese. Ad Alba, come l’anno scorso, sono stati organizzati gli appuntamenti letterari – La Notte Bianca delle Librerie.
E se avete voglia di conoscere meglio Andrea De Carlo, visitate il suo sito dove troverete anche i frammenti di “Villa Metaphora” letti dall’autore: http://www.andreadecarlo.com/www.andreadecarlo.com/Ciao.html