Ivrea, una piccola citta’ situata tra Torino e Aosta festeggia la fine del carnevale in un modo originale. Dalla Domenica grassa per tre giorni di seguito nelle piazze principali si svolge la battaglia delle arance. In questi giorni la tranquilla cittadina esplode con le emozioni, colori e l’atmosfera che avvolge ogni angolo della citta’ e tutta la gente. E anche se ci sono stata ormai per la terza volta per osseravre lo Storico Carnevale di Ivrea, lo stesso mi ha fatto una grande impressione.



Aranceri sui colorati carri da getto che simbolizzano le guardie del tiranno e tiravano agrumi contro il popolo in rivolta rappresentato dagli aranceri a piedi, che ovviamente li pagavano con la stessa moneta e le arance … erano dovunque: in aria, per terra, intere, rotte, sotto forma di spremuta… Un incredibile miscuglio di divertimento e aggressione regnava sui campi di battaglia.



Lo Storico Carnevale di Ivrea rappresenta la vera rivolta che accadde nel Medioevo, mista ad elemeneti della leggenda. Si dice che figlia di un mugnaio (la Mugnaia), dal nome Violetta, nella sera delle nozze fu presa con forza dai soldati del tiranno che pretendeva il diritto della prima notte. La giovane ragazza, approfittando della situazione si ribelló e lo uccise. La sua apparizione alla finestra del castello con la testa del sovrano in mano fu il segnale di inizio della rivolta e oggi nella vigilia della battaglia la presentazione di Violetta (la cui identita’ fino alla fine non e’ resa pubblica) nella loggia del Municipio inizia i festeggiamenti.


Ovviamente la Mugnaia e’ diventata un’eroina e fa la parte principale nel Corteo Storico che scorre per le strade principali d’Ivrea parallelamente alla battaglia. Durante i festeggiamenti e’ accompagnata dall’altro personaggio importante – il Generale, rappresentante del governo napoleonico. Con i suoi ufficiali (Stato Maggiore) garantisce il corretto svolgimento della festa. La storia del carnevale di Ivrea nacque nel 1808 quando il Piemonte era sotto il dominio francese e questo spiega la presenza dei soldati francesi. Nella parata non poteva mancare l’orchestra, i bambini in costumi rinascimentali (Abba’) oppure rappresentanti del governo antico del comune, per esempio.


Tra i simboli del carnevale di Ivrea c’e anche il berretto frigio. Questo caratteristico cappello dalla forma di una grande calza in Europa, ai tempi della rivoluzione francese, rappresentava la liberta’ e oggi perfettamente protegge non solo dal freddo ma anche dalle arance – gli aranceri non possono tirare volontariamente contro gli spettatori che portano il berretto frigio. Ovviamente questa regola non protegge al cento per cento dai frutti vaganti ed osservando la battaglia bisogna fare attenzione, pero’ lo spettacolo e’ ben organizzato, le regole sono rispettate e nessuno tira fuori dalle zone limitate.


Per sentire meglio attmosfera vi invito a guardare il film che ho trovato su YouTube, e’ veramente molto bello: http://www.youtube.com/watch?v=orJgH1UeZpI
E invece il sito ufficiale dello Storico Carnevale di Ivrea e’: http://www.storicocarnevaleivrea.it/